Mens sana in corpore sano
Mens sana in corpore sano
Mens sana in corpore sano dicevano i latini: ci abbiamo messo un attimo a fare nostro questo motto e a pensare che, per aver sane le facoltà dell’anima, bisogna aver sane anche quelle del corpo.
E via tutte quante ad infilare una tuta griffata e delle scarpe rigorosamente coordinate per perdere il fiato e i liquidi in una seduta di zumba oppure in un corpo a corpo con il tapis roulant.
Ferme tutte. E se non fosse proprio così? In realtà le esperienze di vita vissuta, più spesso subita, e soprattutto l’avanzare inesorabile degli anni mi hanno portato a pensare il contrario e cioè che la salute del corpo e la forma fisica dipendano sempre più dallo stato mentale.
Dove sta l’equilibrio? Ci sono tanti fattori che possono influenzare il mio stato d’animo ed altrettanti che possono migliorare o peggiorare la mia forma fisica; ognuno poi ha i suoi punti deboli…. Ma quello che ho capito alla fine è che non ci sono regole e che dobbiamo imparare ad ascoltare i nostri bisogni e i segnali che il nostro corpo e la nostra anima ci mandano, ogni giorno. Oggi ho voglia di ridere, domani avrò voglia di piangere, oggi ho voglia di saltare domani avrò voglia solo di respirare e semplicemente lo faccio o meglio cerco di ritagliarmi dei momenti in cui poterlo fare.
Uno di questi è l’appuntamento quasi fisso con Angelo e con il mondo del Joy Training: tutto è partito con l’idea di un allenamento “su misura” giusto per recuperare le forze dopo una brutta parentesi. Allenamento dopo allenamento, settimana dopo settimana sono passati 5 anni e ancora mi stupisco di quello che si può fare quando corpo e mente battono finalmente allo stesso ritmo.
In pratica mi basta varcare la porta dello studio di Lodi in Via Defendente: Angelo ha già capito come impostare l’allenamento. Se ho avuto una delle classiche giornate “no” allora ci concentriamo sul recupero delle forze con esercizi di allungamento, di respirazione oppure con una seduta di “Massaggio Thai” (da provare almeno una volta nella vita!) invece se azzardo un po’ più di sprint allora si fa sul serio e si spinge senza tregua per un’ora.
Quello che rende a mio avviso ancora più piacevole l’allenamento è il fatto che non esiste uno schema prestabilito di movimenti, serie e ripetizioni ma ogni volta ci si cimenta in esercizi nuovi e diversi e non è raro allenarsi insieme!
Va da sé che dopo anni si crei sintonia, nel nostro caso è nata una bella amicizia che rende ancora più coinvolgente e piacevole ogni occasione di incontro.
E voi continuereste a chiamarla semplicemente attività fisica?