Lettera inviata ad un allenatore professionista
Lettera inviata via mail ad un allenatore professionista dopo un incontro conoscitivo avvenuto su Zoom
Ciao Mario (nome inventato)
Grazie del tuo prezioso tempo e della tua disponibilità al confronto.
Troverai in allegato la mia presentazione in cui potrai leggere il metodo e approccio, le mie competenze.
Dopo il breve confronto con te ho sentito la necessità di mettere nero su bianco queste riflessioni che ti riporto.
Ci ho messo quasi tre ore per scriverti e sono felice di questo tempo speso.
Ci ho pensato più volte se inviarti questa mail un po come se fossi in guerra con la mia coscienza superiore.
Sono giunto alla conclusione che l’unica ragione per cui mi dibattevo nell’incertezza, se inviartela o meno, era perché avevo permesso alla paura di invadere il mio mondo interiore.
Incomincio da qui.
Esistono “angeli custodi” nella vita di ogni essere vivente.
Esistono angeli custodi che si manifestano nei momenti cruciali della nostra vita.
Accade a tantissime persone.
Ci sono individui che si rivolgono a Dio.
Tuttavia quando l’aiuto si manifesta, una gran parte di questi individui non ricorda la richiesta che ha fatto.
A volte succede che un aiuto si manifesti in una forma e modalità diversa da quella che uno si aspetta e anche per questo non si hanno occhi e cuore per coglierla.
Osservo quanto in generale sia difficile per un allenatore fermarsi. Alcuni si fermano davanti ad apparenti insuccessi, altri lo fanno davanti alle vittorie, altri invece sono capaci di fermarsi a prescindere dal risultato.
Mentre scrivo per te, sento quanto mi farebbe piacere far giungere queste parole ai tanti allenatori che come te non si danno pace rispetto a quanto stanno vivendo.
I tuoi pensieri, le tue parole, le scelte che stai facendo sono mosse dalla paura o dall’amore?
Le scelte che vengono fatte nell’amore scacciano la paura dal proprio mondo interiore e generano un grandissimo senso di pace.
Quante scelte i tuoi giocatori fanno da uno spazio di paura?
Quante scelte vengono fatte per cercare di dimostrare il proprio valore?
Tu come allenatore da quale spazio fai le tue scelte?
Ricordo a te mentre lo ricordo anche a me che l’amore non è stressante e tutto ciò che genera stress viene dalla paura.
Paura di perdere, paura di deludere, paura di…
Non può esserci libertà sul campo da gioco così come nella vita se c’è paura.
Hai mai pensato a come pensano i tuoi giocatori?
Hai mai preso coscienza che ciò a cui pensano, influisce sul clima emotivo della squadra, sul modo di giocare?
Non voglio fare nessun tipo di formazione in questo momento sono solo spunti di riflessione.
Portare l’Amore nel mondo dello sport significa aprire gli occhi sul grandissimo tema della competizione, mi spiego meglio con queste righe.
L’affermazione che occorre trasformare la competizione in amore è vera, ma così generica da diventare poco comprensibile nella sua amplificazione. Se, invece, diciamo che si può trasformare la competizione in cooperazione, questo assume un aspetto di possibilità e attuabilità.
Tuttavia ogni crisi rappresenta non solo un pericolo ma anche un’opportunita. L’opportunità nascosta in una crisi non si manifesta finchè tutti i fatti di ogni data situazione non vengono riconosciuti e pienamente accettati. Finchè li neghi, finchè cerchi di sfuggire loro o desideri che le cose siano diverse, la finestra dell’opportunità non si apre e tu resti intrappolato in quella situazione, che rimarrà immutata o peggiorerà nel tempo.
Svolta e’ accettare che la relazione esiste per renderti consapevole invece che felice.
Per chi si attiene a vecchi schemi non ci sarà altro che crescente dolore, violenza, confusione e follia”.(Tolle)
Bisognerebbe darsi la possibilità di imparare ad apportare una intensa presenza di amore e di gioia dentro di sé, ma non bastano queste parole occorre fare esperienza nel corpo.
Il dolore che le persone avvertono nel corpo quando incominciano a fare silenzio a stare in compagnia di sé stesse… sono tutte armature, resistenze all’amore, conflitti irrisolti, traumi parcheggiati.
Nel campo dell’amore e dello Spirito sei invitato a lasciarle andare, puoi darti il permesso di lasciare andare.
Nel campo dell’amore e dello Spirito è necessario essere vulnerabili per progredire, contattare il cuore e fare esperienza dell’Amore. Il mondo invece ti invita a fare il contrario perché il mondo non sa amare.
Dunque molte persone si rifugiano nella meditazione, altre indossano una maschera che li separa dalla loro vera natura per andare nel mondo…è anche per questo che si ammalano o parlando dei giocatori rischiano di infortunarsi o di non avere sufficiente energia a disposizione.
Come ti dicevo all’inzio di questa lettera siamo circondati ogni giorno da persone eventi che possono condizionare in meglio la nostra vita.
Ricordo come la pagina di un libro letto abbia condizionato alcune persone nellla scelta del loro piano di studi; come la visione di un film sia stato l’inzio per chiedere scusa a una persona cara; una chiaccherata con..l’inzio per autorealizzarsi.
Ogni giorno l’Universo ci sostiene ma non siamo disponibili a cogliere questi segnali.
L’Essere umano è cieco non vede, è arrogante e si crede onnipotente ed è molto affezionato al suo dolore.
Concludo con una storiella.
“Dio aiutami a capire!”
Questo è quello che chiede sia Giovanni che Luca a Dio.
Puoi chiamare Dio, Fonte, Sorgente dell’Amore,Intelligenza Divina, Universo..ha tanti nomi.
Entrambi il giorno dopo incontrano in due momenti diversi la stessa persona che chiameremo Francesco.
Francesco racconta ad entrambi una storia incredibile.
Il primo, Giovanni, si ricorda della preghiera fatta a Dio e coglie nella condivisione di Francesco un messaggio e anche dove orientare le proprie energie.
Il secondo, Luca, che non ha il cuore aperto, ascolta solo con le orecchie e continua a fare e a vivere come ha sempre fatto.
Giovanni incomincerà ad essere grato alla vita; Luca continuerà a lamentarsi di quello che non ha, di quello che gli altri dovrebbe fare e..
Alla fine Giovanni si autorealizzerà e aiuterà anche altre persone a fare la stessa cosa.
Luca si incattiverà col rischio di ammalarsi, di circondarsi di situazioni e persone disfattiste o sfidanti.
Il sistema in cui è inserito è funzionale per giustificare i propri insuccessi e non darsi la responsabilità di fare il primo passo.
Il rischio più grande per Luca è quello di saltare da una sfida professionale a un’altra vuoi per dimostrare il proprio valore, vuoi per sentirsi amabile, vuoi per riscattarsi…
Siamo così sicuri che avrà energie infinite per sostenere questo schema?
Secondo te, qualora Luca dovesse mollare ciò in cui ha profondamente creduto sarebbe un fallimento o la fine di un nuovo inizio per Luca?
Dopo la fine c’è un inizio.
Ancora una volta ti rinnovo la mia stima e il mio bene.
Con amore, felicissimo 2022
Angelo
“Chi segue i propri sogni “incontrerà un inatteso successo in situazioni normali”.
Penso che Therau, con questa citazione, volesse dire che, se restate allineati con l’immagine più alta di voi stessi, il successo di fatto vi inseguirà.
Processo di allineamento, questo è la parola chiave. Restate connessi alla vostra Sorgente creativa e otterrete il potere di quella Sorgente, perchè voi e Dio siete un’unità”.
Wayne Dyer