Tutte le emozioni sono buone l’importante è che non ci comandino
“Ricky ci ha detto – e ciò che più conta,noi l’abbiamo capito insieme a lui – che “tutte le emozioni, anche la rabbia e la tristezza, sono buone e non dobbiamo avere paura di sentirle: l’importante è che non ci comandino loro”.
“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. Antoine De Saint-Exupéry
Riccardo, 5 anni appena compiuti, ha fatto sabato con grande soddisfazione la sua prima vasca in piscina,andata e ritorno da solo senza braccioli, tavoletta o tubo.
Fino a quattro lezioni fa entrava ancora in acqua solamente con i braccioli e aveva paura di mettere la testa sott’acqua e aprire gli occhi. Un anno fa, alla prima lezione di psicomotricità con Angelo,era terrorizzato dall’acqua e da molte altre cose, tra cui gli scivoli, le altalene, ma soprattutto dai cambiamenti e da tutte quelle situazioni in cui si teme la perdita di controllo.
Potere del cuore indubbiamente e del lavoro di squadra condotto da Angelo, che ha coinvolto tutta la famiglia,indicandoci i tempi opportuni per fare ognuno di noi la propria parte, accompagnandoci nell’ultimo anno di forte cambiamento,sotto ogni punto di vista, qualel’arrivo e l’inserimento di un nuovo piccolo membro in famiglia.
Ricky è un bambino ipersensibilee in un anno di lezioni di psicomotricità con Angelo lo abbiamo visto crescere,acquisendo maggiore sicurezza in sé stesso e nelle sue potenzialità, superando inizialmente i blocchi verso i gonfiabili, la bici, i luoghi nuovi etc..: ma ciò che è avvenuto a livello emotivo in questo ultimo mesepensiamo sia stato determinanteperché iniziasse a nuotare autonomamente e non solo per un discorso di autostima, ma per qualcosa avvenuto in profondità, difficile da spiegare a parole, ma che ci ha toccati tutti.
Ricky ci ha detto – e ciò che più conta,noi l’abbiamo capito insieme a lui – che “tutte le emozioni, anche la rabbia e la tristezza, sono buone e non dobbiamo averepaura di sentirle: l’importante è che non ci comandino loro”.
Ora ci piacerebbe imparare a gestire tutte queste emozioni ed anche ci piacerebbe imparare i vari stili del nuoto , ma non abbiamo più paura :ora stiamo a galla ,ora abbiamo aperto gli occhi.
Riccardo, Alessandra e Omar,Davide e Lorenzo
Ci sono famiglie che arrivano a me poiché il proprio bambino vive delle apparenti difficoltà, altre per valorizzarne i talenti. La storia di ciascuno è “sacra”. Quello che abbiamo fatto è stato forte e unico. A voi il merito di aver accolto i piccoli e grandi cambiamenti. Grazie del confronto, della fiducia e anche della bellissima amicizia nata con Omar. Alessandra confido in te: ricordargli che a giugno abbiamo una gara importante!!
Grazie di aver fatto anche la vostra parte. Grazie per la vostra apertura di cuore
Ora tutto è diverso:siamo una squadra.
Riccardo lo sente.
Vi abbraccio